Centro nevralgico e cuore dell’intero (futuro) sistema di trasporto urbano della città di Palermo è la Stazione Centrale.
Realizzata nel 1885, è tra le più antiche stazioni d’Italia, e (in un futuro che tutti auspichiamo sia prossimo) si prepara ad essere una tra le più contemporanee, con una serie di interventi di recupero architettonico e funzionale che ne stravolgeranno l’insieme.
Essa è stata inserita in un ambizioso progetto portato avanti dalle Ferrovie dello Stato, chiamato “Grandi Stazioni” e che, insieme a quella di Palermo, include le stazioni di Genova, Milano, Verona, Venezia, Torino, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari. Il progetto è davvero straordinario. Prevede, infatti, la creazione di una galleria di vetro e acciaio nella parte immediatamente dietro le biglietterie, con la creazione di nuovi spazi commerciali ma anche culturali e di scambio in generale.
Le potenzialità sono infinite e Palermo Centrale si prepara a diventare il nuovo cuore pulsante di questa città, crocevia di flussi infiniti di passeggeri che dall’incontro tra passante ferroviario e metropolitana leggera ne caratterizzeranno la natura dinamica.
Vi inserisco un paio di immagini prese dal sito ufficiale di Grandi Stazioni, per regalarvi un’idea di ciò che sarà la nostra splendida stazione… Nella speranza che i cantieri vengano al più presto avviati (com’è già accaduto a Roma e Milano), dato che i riflettori mi sembrano spenti da troppo tempo ormai.
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Si a Roma hanno fatto qualcosa di bellissimo, ma putroppo in molte stazioni i lavori sono programmati ma non hanno date di inizio certe 🙁
E dove sono le foto??
a quanto ne so i soldi per tutte le opere erano stati stanziati nel corso del “Berlusconi 2” insieme a quelli del ponte, tav, palermo-agrigento ecc ecc… Quando è arrivato Prodi, appurato il buco in bilancio, una buona parte del finanziamento è stato ritirato, permettendo di realizzare solo una parte degli interventi previsti.
i soldi per grandi stazioni sono soldi privati dei vari azionisti del gruppo (tra i quali benetton, caltagirone etc)
berlusconi innaugurava i cantieri ma senza finanziarli, il che è ben diverso da stanziare fondi